Quest’anno il tema dei regali di Natale si pone in questi termini: non ne faccio nemmeno uno. E spero di non riceverne. Non farò nemmeno quella cosa molto milano-radical-chic della donazione all’Associazione dei Visoni Ipocondriaci per poi scrivere a tizio e caio che il suo regalo è quello lì (cosa che peraltro ho fatto qualche volta negli ultimi anni, da vero milanese radical chic).
Darò un po’ di soldi a chi secondo me se lo merita di più: Naga (per sostenere le loro attività in favore degli immigrati clandestini), Vidas (per il lavoro strepitoso fatto con i malati terminali), Amnesty (vabbè, perché è Amnesty e basta).
Il resto lo spenderò per me, per andare a vedere un altro pezzetto di mondo.